La raccolta di adesioni avviene attraverso il sito Internet dell'associazione
Ad oggi sono centinaia le segnalazioni di utenti sulla impossibilità di ottenere questo rimborso. Sono diverse le cause individuali avviate e quella "pilota", promossa da ADUC presso il giudice di pace di Firenze, è stata vinta. Ma l'adire cause individuali non può che riguardare un numero limitato di utenti, quelli più tenaci e convinti disposti anche a sobbarcarsi il peso di una causa giudiziaria.
Per cui, visto l'alto numero di utenti coinvolti e l'importanza della questione in ambito di libertà di mercato, ADUC ha deciso di prepararsi per agire con un'azione giudiziaria collettiva. Quella class action che -nonostante la normativa in vigore ne abbia limitato pesantemente l'efficacia che ha in altri Paesi- è praticabile a partire dal 1 gennaio 2010.
CHI PUÒ PARTECIPARE - La class action che ha preparato ADUC, come stabilisce la legge, è rivolta esclusivamente ad acquirenti privati (ovvero che non abbiano fatto l'acquisto tramite partita Iva) di computer con sistemi operativi preinstallati e che non abbiano accettato la licenza d'uso del software né l'abbiano mai utilizzato.
COME PARTECIPARE - Per ora basta compilare il modulo che segue e fornire informazioni dettagliate sulla propria vicenda.
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