Ebay cede il 65% di Skype

| 2 set 2009
Ebay cede il 65% del capitale di Skype a una cordata di investitori guidata dalla società di private equity Silver Lake, nell'ambito di una transazione del valore di quasi due miliardi di dollari.
eBay riceverà 1,9 miliardi di dollari in contanti e 125 milioni in titoli obbligazionari dal gruppo di investitori che vede fra gli altri Index Ventures, Andreessen Horowitz e il Canada Pension Plan Investment Board. Il valore di Skype è stato stimato intorno a 2,75 miliardi, un prezzo superiore a quello atteso da molti analisti, che avevano già bollato come eccessivi i 2,6 miliardi sborsati per il suo acquisto nel 2005, quando a guidare di eBay era Meg Whitman.

La separazione è stata accolta con una certa diffidenza, almeno nei suoi termini, da Wall Street, dove ieri eBay ha perso il 2,40%. Per John Donahoe, ad del sito di aste online si tratta invece di «un ottimo accordo, vantaggioso per Ebay e dal potenziale enorme per Skype». Secondo il Ceo, il gestore telefonico Internet del resto non ha mai avuto le caratteristiche per operare con eBay. L'unione ha mostrato i primi segnali di crisi già dopo alcuni mesi culminando con l'uscita di scena della Whitman lo scorso anno.

Il progetto era di utilizzare il servizio telefonico online di Skype, che usa il protocollo «Voice over Internet», per mettere in contatto gli utenti di eBay. Ma le due società si sono rivelate poco compatibili, inoltre il sito di aste online è stato costretto a pagare circa 1,4 miliardi di dollari di costi straordinari, procedendo nel 2006 a una svalutazione del valore di Skype a 1,2 miliardi di dollari. Per Donahoe, subentrato a Whitman, le due società non hanno mai trovato le sinergie cercate, e per questo subito dopo il suo insediamento ha annunciato un piano di scorporo con lo sbarco in borsa di Skype entro il 2010.

Nel frattempo eBay ha continuato a cercare acquirenti arrivando a trattare - secondo indiscrezioni - con Google, che alla fine avrebbe desistito per il rischio di creare tensioni con le società telefoniche a cui è legata per il progetto Android. Anche i fondatori di Skype, Niklas Zennstrom e Janus Friis, hanno tentato di ottenere il controllo della loro creatura assieme ad alcune finanziarie, ma la loro offerta è stata bocciata perché troppo bassa. Per Skype che nel secondo trimestre ha registrato un aumento dei ricavi del 25% e una crescita di utenti oltre quota 480 milioni, «la cessione significa non solo essere di nuovo indipendenti - dichiara il Ceo Josh Silverman - ma poter contare su un gruppo di investitori che crede molto nei nostri obiettivi e nelle nostre capacità».

(Fonte: La Stampa)

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