Cracker all'attacco del sito della Riforma Brunetta

| 17 nov 2009
Ieri mattina il nuovo sito della Riforma Brunetta è stato attaccato da cracker subito dopo la sua presentazione. Al momento il sito risulta oscurato e non sembra essere raggiungibile.
L'operatività del sito è stata di poche ore, sufficiente per coagulare "più di 20mila utenti unici" e probabilmente anche l'interesse dei pirati informatici. Si è trattato di un attacco in stile Dos (Denial of service) che riempiendo di richieste il server ministeriale ha di fatto reso www.riformabrunetta.it non accessibile.
"Tanta attenzione ha evidentemente suscitato le ire di quanti avversano l'azione del ministro per la Pubblica amministrazione e l'Innovazione. A partire dall'una del pomeriggio è stato infatti attaccato senza sosta da un gruppo nutrito di cracker e ancora adesso i tecnici di Palazzo Vidoni sono al lavoro per garantire nel più breve tempo possibile il ripristino delle funzionalità del portale", ha dichiarato il Ministro della PA, Renato Brunetta.
La Polizia Postale ha già avviato le indagini; una delle prime ipotesi è che siano stati utilizzati "bot" capaci di interrogare i server migliaia di volte al minuto, e quindi provocare il collasso degli stessi.

(fonte: Tom's Hardware Guide)
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Confindustria all'attacco del Governo Berlusconi sui tagli alla Banda Larga

| 6 nov 2009
Anche Confindustria attacca il Governo Berlusconi per l'annuncio di avere bloccato il finanziamento per lo sviluppo della banda larga in Italia. Infatti, mercoledì scorso il sottosegretario Gianni Letta aveva annunciato che gli 800 milioni finora stanziati e bloccati per la banca larga non saranno disponibili fino a quando l'emergenza legata alla crisi perdurerà. Questo mentre nazioni scandinave come la Norvegia hanno inserito tra i diritti costituzionali l'accesso alla Banda Larga. 'Il ritardo nell'assegnazione dei fondi per il Piano Romani - fa sapere Confindustria in un comuncato - arreca un grave danno al Paese. Il Piano anti digital divide è strategico. Lo è per l’inclusione sociale dei cittadini, per l’efficienza della Pubblica Amministrazione, ma soprattutto per la competitività delle piccole e medie imprese'.
"Come Confindustria", dichiara il Delegato del Presidente di Confindustria allo sviluppo della Banda Larga, Gabriele Galateri, "continueremo a sostenere la priorità di questo intervento, verso lo Stato e verso le Regioni, anche per l’importante impatto anticiclico che esso può avere nel breve periodo. In due anni potrebbero essere investiti 1,5 miliardi di euro in infrastrutture per ridurre il digital divide, che riattiverebbero la filiera dell’ICT e gli investimenti in innovazione digitale delle imprese. Sappiamo che ogni euro investito nella banda larga ne produce almeno due di aumento di attività economica e di Pil. Il Paese non può rimandare questi interventi”.
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Google presenta Dashboard per controllare i dati sensibili

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Google fa mantenere il controllo, per quanto possibile di questi tempi, su dati sensibili che riguardano la privacy. Lo fa presentando Google Dashboard, un strumento per controllare tutte le impostazioni di riservatezza relative ai servizi che offre google, "attraverso la quale è possibile gestire tutte le informazioni associate al proprio account Google […] gestire e cambiare le impostazioni dei servizi in modo facile e veloce", come si legge sul comunicato ufficiale.
In nuovo servizio permette che le informazioni si potranno modificare e anche cancellare. Tuttavia il servizio non consente però di intervenire sulle informazioni che Google trattiene quando viene utilizzato da applicazioni che non richiedono una registrazione. Ogni utente registrato a google ha una propria Dashboard, localizzata nel menù Impostazioni. Google Dashboard è stata sviluppata in Europa dal team di ingegneri di Monaco e Zurigo e oggi è accessibile in 17 lingue al seguente link
google.com/dashboard o, in alternativa, tramite la pagina delle impostazioni dell’account di Google.
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Banda Larga addio: il Governo Berlusconi taglia la banda larga, un'altro colpo alla libertà di accesso alla rete per tutti

| 5 nov 2009
In Finlandia la banda larga diventa un diritto costituzionale per ogni cittadino. Il governo finlandese infatti ha deciso che a partire da luglio 2010 ogni cittadino residente nel proprio territorio ha diritto ad 1Mbps di connessione alla rete a banda larga. Ed entro il 2015 sarà garantita una banda procapite di 100Mbps.
In Italia ieri Gianni Letta, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio del Governo Berlusconi ha affermato: "I soldi per la banda larga li daremo quando usciremo dalla crisi". Si riferisce agli 800 milioni che il governo aveva promesso di dare da mesi nell'ambito di un progetto da 1,47 miliardi di euro: il cosiddetto "piano Romani" - da Paolo Romani, viceministro per lo Sviluppo con delega alle Comunicazioni.
Letta ha sottolienato che i fondi erano stati promessi prima dell'esplosione del credit crunch: "Abbiamo dovuto riconsiderare le cose per dare la precedenza a questioni come gli ammortizzatori sociali perché - ha proseguito - l'occupazione è la nostra principale preoccupazione".

Questa cifra sarebbe dovuta essere parte di un fondo totale di 1471 milioni di euro, il minimo indicato dal Rapporto Caio per consentire all'Italia superare il digital divide e mantenere fede alle promesse fatte dal ministro Renato Brunetta poco più di due settimane fa. Anche il viceministro Paolo Romani aveva sottolineato l'importanza di "partire oggi per non perdere il treno della banda larga".

Sembra che solo nel 2011 si inizierà a investire seriamente per dare agli utenti italiani un velocità di navigazione tra 2 e 20 mbps. Una banda sì larga, ma non paragonabile a quella che avranno presto a disposizione gli utenti svedesi e finlandesi.


(fonte: punto-informatico.it)
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